Gestire le proprie emozioni nella maniera giusta può fare la differenza fra una buona e una cattiva giornata, determinare l’esito di un colloquio di lavoro, avere un impatto positivo sulla mia capacità di parlare in pubblico e così via.
Le emozioni sono SOTTOvalutate. Potremmo risparmiarci la metà del dolore che sentiamo se solo sapessimo affrontarle e accettarle.
Non ci credi? Prova tu stesso con le semplici tecniche per ridurre lo stress e gestire le tue emozioni che ti consiglio oggi.
E, se ancora non l’hai fatto, leggi i miei post su come vivere le emozioni, come liberare le emozioni e come accettare le proprie emozioni.
Reprimere le emozioni non è sano e il fatto è che viviamo in una società che ci insegna a vergognarci di piangere, a non voler fare brutta figura, a non arrabbiarci perché non è bello, a fare finta che vada tutto bene, ad essere buoni e accomodanti. E così, oltre a reprimere il nostro bimbo interiore, che ha bisogno di uscire fuori ogni tanto, scalmanato com’è, finiamo anche per accumulare più tensione di quella dovuta.
Quella stessa tensione si può liberare velocemente imparando a gestire le emozioni, lasciandole scorrere come un fiume, attraversandole con maestria e senza paura.
Quante volte ci capita di sentirci frustrati ogni giorno, di essere arrabbiati e non riuscire a concentrarci su quello che stiamo facendo? E, visto che le scuole e i corsi per imparare a liberare le emozioni non sono ancora molti e nemmeno alla portata di tutti, possiamo nel frattempo ricorrere a qualche trucchetto che ci permette di prendere in mano la situazione in qualunque momento e, con il tempo, migliorare anche la relazione con noi stessi e il nostro livello di autostima.
Andiamo subito al punto con queste 4 forme di ridurre lo stress e sfogare le nostre emozioni:
- Scrivere di getto le tue emozioni: la scrittura è terapeutica e scrivere come ci sentiamo equivale a lasciare uscire emozioni, sentimenti e pensieri che ci tormentano. E, una volta fuori, non tornano indietro! Come fare? Scrivi di getto tutto quello che senti in questo momento, senza censura! Ammettilo, ci sono emozioni che non vuoi vivere e di cui ti vergogni, non è così? Per esempio: senso di inferiorità, gelosia, disperazione, rabbia, umiliazione, sentirsi soli, poco desiderati etc. Mettendo per iscritto tutto ciò che senti, le emozioni vengono liberate, perché hanno ricevuto l’attenzione che meritavano. Pensa alle cose che ti fanno arrabbiare, a quelle che ti fanno paura o che ti fanno preoccupare, a quelle che ti fanno sentire frustrato e a quelle che ti fanno sentire triste. Scrivi tutto senza pensarci e senza giudicare ciò che ne esce. Una volta fatto, la tua mente sarà più libera e leggera.
- Liberare il corpo dalla tensione: le emozioni represse restano intrappolate nel corpo (mai avuto mal di pancia dal nervoso?) e si possono manifestare con mal di testa, cervicalgia, mal di stomaco e molto altro. Per questo è importante liberarle. Come? Balla! Ballando, ci lasciamo andare e lasciamo uscire la tensione. Puoi ballare in casa tua, al tuo ritmo, con la musica al massimo. Oppure fai sport, canta, vedrai che ti faranno sentire molto meglio. Fallo subito, non lasciarlo per il “momento giusto”. Ci sono emozioni che non riconosciamo nemmeno pensandoci, perché sono così dolorose che non le vogliamo vivere. Le mettiamo a tacere appena si presentano. Sono proprio quelle emozioni che ci fanno stare peggio e che tendiamo a reprimere. Ballare, fare sport e cantare ci aiutano a lasciarle uscire, soprattutto perché a volte non diamo voce alle nostre emozioni e ci restano intrappolate in gola, manifestandosi con tosse, catarro o voce che va e viene.
- Fare l’esercizio della sedia vuota: immagina di avere davanti una persona della quale ti fidi, che ti ascolterà senza giudicarti e ti darà consigli preziosi per affrontare qualunque cosa tu stia sentendo in questo momento. Siediti davanti a una sedia vuota, nella quale ti immaginerai si sieda quella persona. So che può risultare strano, addirittura imbarazzante, fare un esercizio del genere, ma ti posso garantire che è liberatorio. Dopo aver tirato fuori tutto e aver parlato a cuore aperto con questa persona (può essere chiunque, anche un personaggio immaginario), cambia sedia: adesso la persona saggia e di cui fidarsi sei tu. Che consigli daresti a te stesso, immaginandoti di essere quella persona nella quale confidi tanto? Prendere distanza dai propri problemi ti permette di vederli in maniera oggettiva. Adesso torna alla tua sedia, sei di nuovo te stesso: racconta all’altro come ti senti, come ti fa stare ciò che sta succedendo, etc. E poi inverti di nuovo i ruoli. Quest’esercizio può durare il tempo di cui avrai bisogno, prenditi una serata o un pomeriggio solo per te e parla, parla, parla tantissimo con te stesso. Ci sono stati momenti della mia vita nei quali ho represso le emozioni e mi vergognavo addirittura a parlarne. Avevo sempre un groppo in gola o il bisogno di piangere. Poi, un giorno, ho deciso di iniziare a parlare e la metà dei problemi sono svaniti. Molti dei problemi che abbiamo sono dovuti al fatto che non li condividiamo e, così facendo, diventano montagne.
- Passare all’azione: la teoria senza la pratica serve a poco. Adesso, ogni volta che ti troverai a vivere emozioni negative e ti sentirai male, parla a te stesso come avrebbe fatto la persona saggia sulla sedia di fronte alla tua. Ritrova quella stessa persona dentro di te, rendila partecipe del tuo dialogo interiore e prendi distanza da ciò che ti sta succedendo. Impara a fare in modo che influisca sempre meno su di te, che non ti faccia stare così male. Un esempio? Se ti senti timoroso in presenza di alcune persone e non hai il coraggio di dire ciò che pensi per paura del rifiuto, il primo passo è prenderne atto e ammettere le tue paure. Solo in un secondo tempo potrai iniziare a parlare in maniera onesta con gli altri, ma, prima di tutto, ammetti come ti senti e parla con il tuo “io interiore” delle emozioni che si presentano, di come ti fanno sentire, delle paure che nascono in te e di ciò che ti rivelano di te. Se le ascolti, svaniscono.
Ricordati sempre che tu non sei né i tuoi pensieri né le tue emozioni, il tuo corpo li ospita, ma sono passeggeri.
Con questa consapevolezza, puoi iniziare a vivere in maniera più serena e a prendere meno sul serio ciò che senti. Non affannarti a cercare di fare tutto alla perfezione, non dare importanza alle cose urgenti, ma a quelle veramente importanti (non sempre coincidono).
Prima di andare a dormire, oggi, fatti queste domande: cosa conta davvero per me? Se la mia vita finisse da qui a un anno, per esempio, come mi piacerebbe viverla?
Non sempre possiamo fare ciò che vogliamo e lasciare tutto da un giorno all’altro, ma è sempre possibile cambiare qualcosa, almeno dentro di noi, e sapere dove vogliamo andare è il primo passo per riuscirci.
Non avere paura delle risposte, ti porteranno sul cammino giusto e non c’è distanza che tu non possa percorrere, se lo vuoi davvero.
Un abbraccio e buona settimana!