Ti piace una persona, ma in sua presenza non riesci a parlare? Ti emozioni e ti senti ridicolo quando la vedi? Per quanto ci provi, non riesci a restare fedele a te stesso quando c’è quella persona?
E, per quanto ti sforzi di piacerle, sembri ottenere il risultato opposto?
Cosa significa restare fedeli a sé stessi? Qual è il segreto per sentirsi a proprio agio con gli altri? E c’è davvero un segreto?
Piacere agli altri è un’arte che si può imparare. Ma, per farlo, è necessario piacere prima a sé stessi. Sembra scontato, ma è davvero così: quando ti accetti tu, anche gli altri ti accettano.
Ci sono persone che nascono con la capacità di sedurre (esatto, proprio di seduzione si parla), ma questo non deve scoraggiare chi non abbia questa capacità innata, perché il fatto di non averla ancora ti dà la possibilità di impararla, affinare la tua tecnica e diventare ancora più bravo.
Il segreto per piacere agli altri è:
- essere sempre sé stessi, nel bene e nel male (questo significa restare fedeli a sé stessi). Ci vuole coraggio, ma con il tempo e con l’esperienza ci riuscirai sempre meglio
- accettarci come siamo in questo momento: non fingere di essere sicuro di te o coraggioso, se non senti di esserlo. Gli altri apprezzeranno ancora di più la tua onestà e vulnerabilità. In fondo, quello che vogliamo tutti, è riuscire a relazionarci meglio con le nostre emozioni e, chi ci riesce, è d’ispirazione per tutti gli altri
- mostrarci vulnerabili: per esempio ammettere di non saper fare qualcosa, di avere paura. Gli altri si sentiranno ancora più a loro agio con noi e noi ci sentiremo meglio con noi stessi per aver avuto coraggio
- fare il minimo sforzo per piacere e trattarli come persone conosciamo da tempo
- dare priorità a noi stessi: le persone che si amano attirano gli altri, tutti vogliono imparare da loro ad amarsi di più e le cercano in continuazione. Hai mai notato che quella persona che ti sembra così egoista è, invece, molto popolare? In realtà, è il nostro concetto di egoismo ad essere sbagliato. E c’è comunque una bella differenza fra amare sé stessi e cercare di danneggiare gli altri per i nostri scopri. Quando amo e rispetto me stesso, amerò e rispetterò automaticamente anche gli altri
- dare senza aspettarsi di ricevere: offrire il caffè ogni tanto per il solo piacere di farlo, fare un regalo, cucinare qualcosa di buono per i colleghi o gli amici o ricordarsi di portare loro una scatola di cioccolatini dal nostro ultimo viaggio.
In realtà, le persone che più piacciono sono quelle che si comportano in maniera naturale e che, fedeli a sé stesse e ai loro valori, esprimono la loro opinione in maniera assertiva (anche l’assertività si può imparare e soprattutto allenare), e pensano in ogni momento a cosa le renderebbe più felici.
Vediamo cosa significa questo nella pratica.
È quando non ti aspetti niente dagli altri che stai meglio con loro e anche con te stesso. E sai perché? Perché, quando non hai aspettative, lasci alla vita la possibilità di sorprenderti e spesso lei ti stupisce in maniera bellissima.
A volte, senza rendercene conto, cediamo il controllo agli altri e lasciamo decidere a loro per paura di essere rifiutati.
Magari non diciamo quello che pensiamo veramente e non ci comportiamo in maniera genuina, ma un po’ forzata, per paura di non piacere. Invece, accade proprio il contrario: è quando fingiamo che non piacciamo.
Sentirci rifiutati fa male, soprattutto quando ci rifiuta qualcuno che ci piace. Il rifiuto può farci pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in noi e che dobbiamo cambiare il nostro modo di essere, perché non piace abbastanza.
E quindi facciamo di tutto per essere perfetti, ma questa non è la soluzione. Il vero coraggio sta nel mostrarsi come si è al mondo.
È più facile che qualcuno ci rifiuti perché non siamo noi stessi che non per la nostra autenticità.
A volte, scegliamo la solitudine per paura di essere rifiutati.
La solitudine aiuta a schiarirsi le idee ed è necessaria per capire chi siamo: ascoltarci, conoscere le nostre paure, esplorare il lato oscuro, ma non è una soluzione a lungo termine e, soprattutto, rischiamo di diventare ancora più deboli quando torniamo a stare in compagnia, perché, come tutte le novità, ci farà sentire insicuri e molto vulnerabili.
Stare insieme ad altre persone ci mette continuamente a confronto con le nostre paure, imperfezioni, insicurezze e dubbi. Se non abbiamo una buona autostima, l’istinto sarà di nascondersi e cercare la solitudine. E questo sarebbe un errore.
Se è quello che ti sta capitando, parla di come ti senti con qualcuno di cui ti fidi. È una fase che passa e che lascia spazio a qualcosa di ancora migliore.
Stare con gli altri è l’unico modo per conoscere i nostri limiti, le nostre paure, le debolezze e per conoscere noi stessi, perché è proprio quando siamo in compagnia che scopriamo cosa ci fa stare male, cosa ci fa stare bene, cosa ci irrita, cosa riusciamo o non riusciamo a fare, etc.
Posso cambiare solo ciò che conosco. Le persone ci fanno da specchio e ci mostrano lati di noi che abbiamo nascosto o dimenticato.
Le persone che ammiriamo sono in genere quelle a cui vorremmo assomigliare e averle vicino è il modo migliore per diventare un po’ più come loro ogni giorno, restando sempre noi stessi.
Niente può sostituire una buona dose di esperienza, nemmeno la lettura di mille libri. Finché non l’avrai provato sulla tua pelle, non saprai come ci si sente e quindi non saprai cos’è meglio per te.
Devi trovare il tuo metodo, il tuo equilibrio, ciò che funziona per te. Scoprirai che, quando inizi ad accettare i tuoi difetti, anche gli altri sono meno severi con te, che quando inizi a fare scelte che ti rendano felice, anche la vita inizia a darti la felicità che cercavi e che meriti e così via.
Piacere agli altri è solo un riflesso dell’amore che proviamo per noi stessi.
Super interessante
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Grazie mille 🙂
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