Era da tanto che volevo scrivere un post sui libri che un aspirante scrittore deve leggere almeno una volta nella vita e, dopo tanto tergiversare, ho deciso che era arrivato il momento di farlo.
Oggi parlerò di due libri che sono utili a chi scrive, ma anche e soprattutto a chi vorrebbe scrivere ma non trova il coraggio di farlo o si trova ad affrontare un blocco:
Big Magic di Elizabeth Gilbert e On writing – autobiografia di un mestiere di Stephen King.
Mentre il libro di Stephen King risulta più utile a uno scrittore, mi sento di consigliare il libro della Gilbert a chiunque voglia vivere una vita creativa e felice.
Iniziamo!
Big Magic è il libro grazie al quale sono tornata a respirare creatività, a lavorare sul mio romanzo ogni giorno dopo un blocco di alcuni mesi e a finire, casualmente o meno, a lavorare come copywriter (sono passati ormai due anni da quando ho detto “sì”).
Da questo libro ho imparato che non conta il risultato, ma quanto ti diverti a scrivere; che è meglio completare un lavoro, anche se non ne sei completamente soddisfatto, che non portarlo mai a termine; che la paura ci sarà sempre, ma che non devo permetterle di guidare le mie decisioni; e che è importantissimo trovare il tempo per scrivere e trattare la scrittura come se fossimo innamorati di lei, come qualcosa di fresco, di vivo, di pulsante, che vive in noi e che ci dà la motivazione per andare avanti. Ma, cosa ancora più importante, che dovremmo trattare la scrittura come se anche lei fosse innamorata di noi.
Mi ha insegnato che le idee arrivano quando meno te le aspetti e che bisogna stimolarle facendo, ogni tanto, qualcosa di nuovo, qualcosa che non abbia senso, qualcosa che avremmo fatto da bambini solo per divertirci. Ecco, direi che questo libro di Elizabeth Gilbert mi ha dato gli strumenti per mettermi in contatto con la bambina che vive in me.
Elizabeth non è sempre stata famosa e racconta anche degli anni in cui cercava inutilmente di pubblicare i suoi lavori e continuava a ricevere dei NO come risposta.
Qui trovi un estratto di Big Magic che ti darà un’idea di alcune tematiche trattate nel libro. E ti consiglio anche questa recensione con 4 lezioni sulla creatività del libro della Gilbert.
Un’altra considerazione personale che mi sento di fare al riguardo è che la scrittura è come l’amore: bisogna coltivarla, trattarla con rispetto e trovare sempre nuovi stimoli per farla fiorire. Proprio come una relazione, la creatività è in continuo cambiamento e dobbiamo trovare il modo di continuare a camminare insieme per divertirci e stare bene.
Parliamo adesso di On writing di Stephen King.
Premetto che non serve essere fan dei suoi libri per leggere questo manuale, che è un po’ una sua autobiografia nella quale ci spiega come lavora, come trova l’ispirazione, come riesce a scrivere con la stessa passione dopo tanti anni.
Non posso che soffermarmi sul fatto che sua moglie stessa è una scrittrice di successo ed è anche la persona per la quale lui scrive, la prima lettrice e la lettrice modello dei suoi romanzi.
Avere qualcuno (un amico, un amante, un familiare, un insegnante) che legga ciò che scriviamo e che ci dia il suo sostegno e ci aiuti a migliorare senza criticare il nostro lavoro può fare la differenza.
Chi è il tuo lettore modello? Per chi scrivi?
Anzi, tu perché scrivi? Tu, sì, proprio tu che stai leggendo e che stai pensando “ma per favore, che razza di domanda è mai questa!”.
Sai rispondermi? Se trovi la risposta, troverai anche il modo di ricominciare a scrivere con la stessa passione che ci hai messo quando hai iniziato.
Ho trovato questo articolo su Repubblica sul perché alcuni scrittori famosi scrivono, forse ti andrà di leggerlo.
Ora ti do la mia risposta: io scrivo per amore. L’amore è la mia motivazione. Ho scritto il mio primo racconto per tirare su di morale un’amica che era in ospedale quando avevo 8 anni. Ho scoperto che mi piaceva e mi sono messa a scrivere di più, così altri amici avrebbero potuto divertirsi a leggere quello che scrivevo. Il filo conduttore della mia scrittura è sempre stato la possibilità di condividerla con le persone che amo, di avere qualcuno che ridesse alle battute dei miei personaggi e che aspettasse con ansia la prossima storia.
Ma scrivo anche per divertirmi, per mettere su carta i miei pensieri, per la voglia di condividerli e di compiere, in un certo senso, la mia missione. Perché la scrittura è proprio questo: una missione.
Può essere che tu scriva per lo stesso motivo o forse no, ma tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci legga, che ci appoggi, che sia il nostro lettore ideale. Trova il tuo e avrai trovato un tesoro.
Tornando al libro di King, troverai consigli sull’ambiente ideale per scrivere, su come e quando trovare il tempo di farlo, su come scrivere quando hai un lavoro diurno (o notturno), perché Stephen King non è sempre stato il famoso Stephen King.
Trovo molto utile leggere le testimonianze di scrittori famosi che sono partiti da zero e che, dopo vari tentativi, “ce l’hanno fatta” (fra virgolette, perché non si arriva mai e la meta non è il vero scopo del viaggio).
Con queste riflessioni sulla scrittura, ti saluto e ti auguro una buona settimana!
Ci rivediamo presto su questo blog!
Letto con piacere! I tuoi articoli sono sempre molto interessanti e ricchi di riferimenti esterni molto utili .
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Grazie mille, Anna Maria, non immagini che piacere mi faccia leggere le tue parole! Sono qui davanti allo schermo con un sorriso enorme 🙂 Un abbraccio grande e buon weekend, Valentina
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